Fabrizio Bellomo

Fabrizio Bellomo (Bari, 1982), porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. Suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici, festival cinematografici e presentazioni. Fra cui: plat(t)form 2015 – Fotomuseum Winterthur (Zurigo); Double Feature – Tirana Art Lab (Tirana); ArtAround – MuFoCo Cinisello Balsamo (Milano); 2004-2014 10 anni del museo di fotografia contemporanea – Triennale di Milano; Milano un minuto prima – Fondazione Forma (Milano); Objet Perdù, Overture e Giovane Fotografia di Ricerca in Puglia – Fondazione Museo Pino Pascali (Polignano a Mare); Progetto Memoria – Fondazione Apulia Film Commission (Bari-Tirana); Video minuto Pop e Byob – Museo Pecci (Prato – Milano); Video.it – Fondazione Merz (Torino); Camera con Vista: Incontri di Fotografia – Gamec (Bergamo); Es geht einfach um Nummern – Metronom (Modena); 18 BJCEM Mediterran Young Artists Biennale (Tirana); 55° Festival dei Popoli di Firenze; 34e Cinemed – festival international du cinéma méditerranéen de Montpellier. Ha collaborato con diversi Comuni e istituzioni per la realizzazione e per la progettazione di opere e operazioni d'arte pubblica, fra cui: il Comune di Bari, il Comune di Sesto San Giovanni, il Comune di Casale Monferrato, il Comune di Cursi, il Comune di Lumezzane, con il Politecnico di Milano e con il Falstad Museum in Norvegia, con Isola Art Center a Milano, con il progetto A Cielo Aperto a Latronico, con Maps mobile- archive-on-public-space a Tirana. Suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private. Vince numerosi premi fra cui, nel 2012, il Premio Celeste con il video "32 dicembre". Il suo primo film è "L’Albero di Trasmissione", co-prodotto dall'associazione culturale Amarelarte, Fujifilm Italia e Apulia Film Commission; è stato distribuito da Mymovies.it. Ha pubblicato – fra gli altri – il volume "Le persone sono più vere se rappresentate" per Postmedia Books, Milano 2014. Di nuova uscita è il volume “Meridiani, paralleli e pixel” sempre per Postmedia Books.