Nel 2000 vince il Premio Nazionale "Nuovi Segni" e inizia a collaborare con Michele De Lucchi. Il forte interesse per ciò che è "a confine" lo ha spinto al confronto professionale con diverse scale di intervento e territori progettuali: dall’arredo urbano alla centrale termoelettrica, dalla progettazione di interni allo studio dell'immagine coordinata. Ha ideato prodotti industriali; si interessa di interaction design per indagare il rapporto tra spazi fisici ed informatici e di digital manufactoring fondando, con Emilio Antinori, Design for Craft, laboratorio di progettazione e produzione per l'artigianato tecnologico. L'impegno nella didattica lo ha portato alla docenza presso i principali atenei marchigiani. Svolge attività di consulenza presso aziende e istituzioni, tiene convegni e conferenze.