Paola De Pietri nasce a Reggio Emilia nel 1960, dove vive. Si è laureata al DAMS, facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bologna.
Le sue immagini nascono da un’attenta osservazione del paesaggio, sia esso quello urbano, oppure quello organico e vegetale della natura. Ha lavorato fin dalle prime serie di fotografie sul rapporto dell’uomo con lo spazio nelle sue dinamiche temporali e in un continuo approfondimento dell’idea di transitorietà.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive tra cui Galleria d’Arte Moderna, Bologna (2001); Forte Belvedere, Firenze (2003); Villa Manin, Udine (2005); Fotomusem Winterthur (2005); Museum of Contemporary Art, Shanghai (2006); Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (2007); Fondazione Fotografia, Modena (2010); Le Bal, Parigi (2011); MAXXI, Roma (2012); Triennale, Milano (2013); Leopold Museum, Vienna (2014); Mart, Rovereto (2014); Multimedia Art Museum, Moscow (2014); Bozar, Bruxelles (2015); Nederlandsfotomuseum, Rotterdam (2015), Museion, Bolzano(2017), Die Photographische sammlung, Colonia (2018).
Tra i libri pubblicati: Paola De Pietri, testo di Claudio Marra, Quaderni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Pendragon, Bologna, 2001; Dittici, testi di Vittoria Coen e Roberta Valtorta, Art&, Udine, 1998; To Face, testo di Roberta Valtorta e un racconto di Mario Rigoni Stern, Steidl, Gottingen, 2012; Seccoumidofuoco, testo di Francesco Zanot, Linea di Confine, 2016; Istanbul New Stories, testo di Necmi Sömnez e un brano di Pier Paolo Pasolini, Steidl, Gottingen 2017.
Nel 2009 ha vinto il premio triennale Albert Ranger-Patzsch.